A Firenze, bufera sulla Fiorentina: Pradè finisce nel mirino di tutti!
Negli ultimi mesi, la tensione tra la tifoseria della Fiorentina e il dirigente Daniele Pradè è cresciuta notevolmente. Pradè è stato bersaglio di critiche e contestazioni, considerato il principale artefice delle difficoltà attraversate dal club. Secondo molti sostenitori, la gestione della squadra e le scelte di mercato sono alla radice della crisi attuale.
Tra le decisioni più discusse figura l’allontanamento di Palladino, una mossa che, sebbene rientrasse nelle prerogative di Pradè, non ha trovato il consenso unanime di stampa e tifosi. Il mercato estivo, inizialmente giudicato favorevolmente, è ora visto come uno degli errori più gravi del dirigente, a testimonianza di quanto rapidamente possano cambiare i giudizi nel calcio.
Un altro tema centrale riguarda la mancata cessione di Comuzzo a Inzaghi, un’operazione che avrebbe portato 30 milioni nelle casse della Fiorentina. L’affare era praticamente fatto, ma il giovane giocatore ha preferito non trasferirsi in Arabia a soli vent’anni, esercitando il suo diritto di scegliere per la propria carriera.
Questo trasferimento avrebbe potuto permettere a Pioli di accogliere Lindelöf, rinforzando così una difesa che si è dimostrata il punto più debole della squadra. La speranza dell’ambiente viola è che Pioli riesca rapidamente a sistemare il reparto arretrato, condizione necessaria per restituire valore e competitività alla Fiorentina.
Fino a poche settimane fa, Pioli era visto come il figliol prodigo, accolto con entusiasmo e considerato la soluzione ai problemi del club. Allo stesso modo, il mercato era stato salutato come eccellente, segno di quanto sia sottile la linea tra successo e fallimento nel mondo del calcio.
Le parole di Coelho risuonano come monito in questo contesto: “Come può la freccia fare centro se non hai chiaro qual è il bersaglio?” Una domanda che ben si addice all’attuale situazione della Fiorentina, chiamata a ritrovare la propria identità e chiarezza di intenti per uscire dalla crisi.
