Atalanta costruisce una diga invalicabile: Kossounou, Hien e Scalvini spaventano tutti!

Atalanta costruisce una diga invalicabile: Kossounou, Hien e Scalvini spaventano tutti!

Il reparto difensivo che Atalanta sta costruendo rappresenta una combinazione ideale di forza fisica, energia giovanile ed esperienza internazionale. I tre principali protagonisti, Odilon Kossounou, Isak Hien e Giorgio Scalvini, si distinguono sia per la statura imponente che per l’età relativamente giovane: rispettivamente 24, 26 e 21 anni. Ognuno vanta una significativa esperienza con le rispettive nazionali e una certa maturità, nonostante la giovane età.

Kossounou è stato riscattato dal Bayer Leverkusen per 20 milioni di euro, cifra che evidenzia l’investimento strategico della società nerazzurra. Hien sta per rinnovare il contratto fino al 2029, consolidando la sua posizione come elemento imprescindibile del club. Scalvini, rimasto simbolicamente a Bergamo dopo la partenza di Ruggeri all’Atletico Madrid, incarna le radici locali della squadra.

Tuttavia, questa non sarà l’unica linea difensiva che Atalanta utilizzerà nella prossima stagione. I veterani Djimsiti e Kolasinac rimangono punti fermi, grazie alla loro esperienza e affidabilità. “Le sirene arabe per l’albanese si direbbero definitivamente spente e il recupero del bosniaco, dopo l’intervento al crociato di metà aprile, procede a ritmi molto sostenuti e con risultati soddisfacenti.” La speranza è che Kolasinac possa rientrare prima del previsto, lasciando aperto il discorso sulla possibile cessione di Bonfanti.

L’età avanzata dei due veterani suggerisce l’esigenza di una rotazione intelligente, per evitare il rischio di infortuni e gestire al meglio la loro tenuta fisica durante la stagione. La presenza di difensori giovani, atletici e alti offre una soluzione rara e preziosa in un calcio che premia sempre di più la fisicità.

Il trio formato da Kossounou, Hien e Scalvini garantisce alla squadra un muro difensivo che rispecchia le nuove tendenze del calcio moderno, dove la struttura fisica dei difensori assume un ruolo cruciale. Non solo in fase difensiva: la loro altezza rappresenta un vantaggio anche sui calci piazzati, aspetto che l’Atalanta ha faticato a sfruttare nella scorsa stagione ma che con Juric diventerà un’arma importante.

Non basta però puntare solo sulla fisicità. I tre difensori si distinguono anche per rapidità, qualità tecniche e capacità di inserirsi in maniera efficace nella manovra di squadra. Queste caratteristiche li rendono perfetti per il gioco richiesto da Juric, che predilige reattività e sincronismi precisi fra i reparti, seguendo la scia di Gasperini.

Kossounou e Scalvini, in particolare, sono abituati a staccarsi dalla linea difensiva per contribuire in mediana, offrendo soluzioni aggiuntive in fase di costruzione e supportando i centrocampisti. In tutto questo, potranno solo imparare dai più esperti Djimsiti e Kolasinac, che rappresentano un modello di riferimento per i giovani difensori nerazzurri.

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